Il tracciato di 100 chilometri è stato creato grazie all'impegno di un gruppo di volontari appassionati del territorio cembrano. Avviato nel 2021 dalle Acli, il progetto ha l'obiettivo di promuovere un percorso di comunità.
Il panorama trentino si arricchisce di un nuovo percorso in Val di Cembra, nato da un intenso dialogo con la comunità locale. Sebbene non sia l'unico (un altro esempio è il cammino di San Rocco tra Brentonico e la Val di Gresta), il "Cammino delle terre sospese" si distingue per la sua originalità nelle premesse e nelle aspettative.
Il progetto, avviato nel 2021 dalle Acli trentine e guidato dal presidente del circolo cembrano Luciano Nardin insieme al giornalista Walter Nicoletti, ha preso forma grazie a tre anni di lavoro. Questo impegno ha visto l'organizzazione di incontri nella valle, coinvolgendo persone dei sette comuni, tutte unite da un profondo legame con il territorio. L'obiettivo principale è stato sin dall'inizio quello di unire le due sponde della valle e, soprattutto, le persone, in un progetto di "ricostruzione della comunità".
Il cammino mira a superare le barriere fisiche e socio-economiche della valle, collegando la sponda destra, caratterizzata da vigneti, con la sponda sinistra, nota per la produzione dell'oro rosso nella parte bassa e influenzata dalla cultura fiemmese nella parte alta.
È nato così il gruppo "Destinazione Val di Cembra", che ha promosso una serie di incontri nei vari comuni, intitolati "Un cammino per": costruire comunità intraprendenti, proteggere le risorse del pianeta, riscoprire la cultura e ritrovare l'identità. Un cammino per tutti, finalizzato a rafforzare comunità accoglienti.
L'ultimo incontro, incentrato sulla "restanza" – l'attitudine di chi sceglie di rimanere nella propria terra d'origine nonostante le difficoltà – ha dato il via alla progettazione operativa del cammino, con dibattiti su "Camminare per ritrovarsi" e il coinvolgimento di guide ambientali e camminatori. Valori come equità, accoglienza, ecologia, identità, cultura locale, intraprendenza, emancipazione e restanza sono stati i pilastri del progetto, che ha coinvolto una cinquantina di persone legate alla valle, anche non residenti.
Il cammino, lungo circa 100 chilometri e suddiviso in cinque-sei tappe ancora da definire, attraversa tutti i comuni della valle seguendo per lo più percorsi esistenti. Denominato "Cammino delle terre sospese", prende il nome dai paesi della Val di Cembra, "appesi" a mezza costa sul versante della montagna, e dai terrazzamenti sorretti da eroici muri a secco, patrimonio immateriale Unesco.
L'obiettivo è incentivare le persone a uscire, incontrarsi e confrontarsi su valori importanti, rafforzando il senso di comunità. Si vuole stimolare i residenti a riscoprire il proprio territorio a piedi, visitando i paesi e incontrando persone disposte a raccontarsi, e incoraggiare i valligiani a mostrare la propria valle ai visitatori, aprendo la comunità a nuove influenze culturali e riscoprendo l'orgoglio e il senso di appartenenza.
Il cammino sarà inaugurato in autunno con una grande festa e si sta lavorando a un sito web, camminoterresospese.it, che fornirà informazioni dettagliate su percorsi, tracce GPS, alloggi, elementi storici, culturali e ambientali del percorso, nonché notizie di comunità.
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